La nostra irrinunciabile tazzina di caffè rappresenta un'abitudine tipicamente italiana.
Numerose sono le proprietà benefiche del caffè tra le quali ricordiamo:
- l’effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica e su quella biliare: ecco perché si ritiene che un caffè a fine pasto faciliti la digestione;
- l’effetto tonico e stimolatorio sulla funzionalità cardiaca e nervosa: per questo molte persone ne apprezzano l’effetto energetico, utile tra l’altro per non addormentarsi in seguito ad un pasto;
- l’effetto lipolitico che favorisce il dimagrimento: la caffeina stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico e la termogenesi, aumentando la quantità di calorie bruciate;
- l’effetto anoressizzante: il caffè assunto in dosi massicce diminuisce l’appetito. Tuttavia il consumo eccessivo di caffè ci espone a diversi rischi:
- l’effetto stimolatorio aumenta la produzione di succhi gastrici nello stomaco, il caffè è infatti controindicato a chi soffre di gastrite, ulcera o reflusso gastroesofageo;
- l’effetto tonico e stimolatorio può risultare dannoso per ci soffre di ipertensione, insonnia o vampate di calore. Un elevato consumo di caffè può, anche nelle persone sane, portare a tachicardia, sbalzi della pressione e tremori;
- l’effetto lipolitico scompare se si beve il caffè zuccherato (20 calorie a cucchiaino) o macchiato (10 calorie);
- l’effetto inibitorio sull’assorbimento di calcio e ferro può favorire l’anemia e l’osteoporosi. Quante tazzine di caffè assumere ogni giorno? 300 milligrammi di caffeina sono ritenuti il limite di assunzione giornaliera, questo si tramuta in 5 espressi (60 mg di caffè l’uno) o 3 tazzine abbondanti di caffè della moka (85 mg di caffeina cad.). Non è solamente il caffè che contribuisce all’introduzione di caffeina nel nostro corpo, non vanno dimenticati il tè, il cioccolato oltre ad altri 60 vegetali.