I BENEFICI DELL'ATTIVITÀ FISICA, ANCHE LEGGERA.

I BENEFICI DELL'ATTIVITÀ FISICA, ANCHE LEGGERA.

Origano elisir di giovinezza previene l`arteriosclerosi

A esaltare gli effetti dell’origano, una delle erbe aromatiche più diffuse nella cucina mediterranea, sono i ricercatori dell’Università di Bonn e della Eidgenössischen Technischen Hochschule (ETH) di Zurgo. Da una ricerca pubblicata sul Proceedings of the National Academy of Sciences, è emerso come nell’origano sia contenuta una particolare sostanza, il Beta-Cariofillene (E-BCP), efficace contro le infiammazione e contro le malattie, tipo l’osteoporosi o l’arteriosclerosi. 
I responsabili della ricerca hanno somministrato la sostanza a dei topi con un infiammazione alla zampa. In sette casi su dieci ci sono osservati miglioramenti. Ora lo studio del Beta-Cariofillene deve proseguire per verificare l’effettiva utilizzabilità a livello farmacologico. E-BCP è un componente che è presente in molte erbe aromatiche e spezie, tra le quali, oltre all’origano, vanno ricordate il basilico, il rosmarino, la cannella e il pepe nero. Con una nutrizione standard si assumono giornalmente circa 200 milligrammi di questa molecola. 
Chi consuma con maggiore regolarità cibi conditi con l’origano ha dunque più possibilità di rimanere sano – limitatamente al rischi di contrarre le malattie citate in precedenza. La Beta-Cariofillene agisce sulle strutture ricettive delle membrane cellulari, i cosiddetti ricettori Cannabiodi-CB2, modificando i comportamenti della cellule. A differenza di altre sostante stimulanti, come la cannabis, che comunque sempre sui CB2 ha effetto, la Beta-Cariofillene non ha alcuna conseguenza inebriante. Da ciò, l’interesse farmacologico per riconoscere a questa sostanza un valore terapeutico.

Come possiamo curarci naturalmente?

Come possiamo curarci naturalmente?

Diabete & Alimentazione


Diabete e alimentazione: consigli pratici per prevenire l'insorgenza di questa patologia e come aiutarsi scegliendo i giusti alimenti. Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della concentrazione di glucosio nel sangue. 
Responsabile di questo fenomeno è un difetto assoluto o relativo di insulina, ormone che consente all’organismo di utilizzare il glucosio per i processi energetici all’interno delle cellule.Quando l’insulina è prodotta in quantità non sufficiente dal pancreas oppure le cellule dell’organismo non rispondono alla sua presenza, nel sangue si avranno livelli di glucosio più alti del normale (iperglicemia) favorendo, così, la comparsa del diabete mellito.Tutti gli zuccheri semplici e complessi (amidi), che vengono assunti con l’alimentazione, sono trasformati nel corso della digestione in glucosio.
Si riconoscono tra le cause della malattia un'interazione tra fattori genetici (familiarità) e fattori ambientali (vita sedentaria ABITUDINI ALIMENTARI e altro).Tra i fattori ambientali che possono favorire l’insorgenza di diabete ricordiamo appunto, il sovrappeso e l’obesità e un’alimentazione sbilanciata, ricca di grassi saturi e zuccheri semplici.
Quindi si raccomanda di:
ridurre il consumo di zuccheri semplici;
ridurre il consumo di grassi saturi e aumentare quello di grassi insaturi (omega 3);
incrementare il consumo di fibra;
non saltare mai la colazione;
consumare pasti completi (carboidrati + proteine + verdura + frutta) a pranzo e cena;
evitare periodi di digiuno prolungato;
suddividere equamente, nei 3 pasti principali, la quota totale di carboidrati complessi (pane, pasta, riso, fette biscottate, ecc).
praticare esercizio fisico costantemente almeno tre volte alla settimana.

Omega 3: cosa sono e dove si trovano?


Si tratta di acidi grassi essenziali, cosi chiamati per via dell'impossibilità di essere sintetizzati dal nostro organismo e, pertanto necessitano di essere assunti con la dieta.Gli Omega 3 sono indispensabili per il corretto funzionamento dell'organismo, e in particolare per la protezione del sistema circolatorio e per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Studi rivelano l'importanza degli omega 3 anche nella gestione del peso, nell'artrite reumatoide, nell'osteoporosi , nella depressione e nella sintomatologia della sindrome da intestino irritabile. Per questo, e per scongiurare carenze nutrizionali, l'apporto quotidiano di acidi grassi Omega 3, è fondamentale per qualsiasi tipo di dieta. A questo proposito, bisogna tenere presente che il nostro fabbisogno giornaliero di Omega 3 è, in media, di circa 3 grammi.
Fonti essenziali sono il pesce (salmone,sgombro, spada), olio di lino (fonte vegetale più ricca ),noci (N.B. circa 30 grammi di noci, da assumere per esempio come spuntino pomeridiano, forniscono il fabbisogno giornaliero di omega 3 che il nostro corpo necessita),spinaci, broccoli, lattuga e cavolo verde,(oltre ad essere delle importantissime fonti di vitamine e di minerali, contengono anche una piccola percentuale di Omega 3), piselli, lenticchie, ceci e soia

ATTENZIONE DONNE !!!! Lo sapevate che bere tanta acqua ( circa 2 L al giorno ) aiuta a combattere la ritenzione idrica e la cellulite?Una corretta assunzione di liquidi è indispensabile per mantenere l'organismo sano e in salute. L'acqua è l'elemento maggiormente presente nel nostro corpo (dal 60 al 75%) e bisogna garantirne sempre il ricambio tramite assunzione diretta (cioè bevendo acqua) ed attraverso determinati cibi.I cibi che permettono l'assunzione di acqua sono frutta, verdura soprattutto , ma anche legumi, cereali, latte, formaggi, zuppe, minestroni,passati di verdura, etc.
Poiché il corpo umano è ricco d’acqua, i suoi continui sbalzi di livello possono inevitabilmente tradursi in un aumento o in una riduzione di peso.
Molto comune tra la gente, soprattutto tra le donne, è ad esempio la ritenzione idrica, che è una condizione d’aumento di peso che solitamente interessa le donne nel periodo premestruale o nella menopausa, a causa soprattutto di un eccesso di liquidi trattenuti dai tessuti.
Inoltre, è bene sapere che nonostante l’acqua non contenga macro nutrienti è un composto essenziale per la digestione, in quanto migliora l’assorbimento dei vari nutrienti e permette l’eliminazione dei rifiuti. Aiuta inoltre anche la circolazione ed una vasta serie di reazioni biochimiche che avvengono nel nostro organismo, mantenendo tutti gli apparati ed i suoi sistemi operativi sani e produttivi

Tempo di castagne ???

OTTIMO Alimento dalle grandi proprietà nutritive!!!! Sono frutti atipici, ma molto ricchi di carboidrati per cui si rivelano una buona alternativa al pane.Hanno un elevato potere saziante e forse,non tutti sanno, che sono poveri di grassi: contengono infatti circa 2 grammi di grassi per 100 grammi di prodotto di cui la maggior parte sono polinsaturi appartenenti alla famiglia degli omega 3 e 6 i cui benefici sono attribuiti alla prevenzione del nostro cuore e quindi aiutano ad evitare problemi cardiovascolari.Al tempo stesso sono ricche di diversi minerali e vitamine e in particolare di vitamine del gruppo B, vitamina E, vitamina K, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e manganese.

La bilancia: amica o nemica?

Per alcuni la bilancia durante una dieta dimagrante,diventa un'ossessione.Tranquilli I numeri non sempre rivelano la verità!!!
La bilancia viene utilizzata come strumento per controllare se il peso rimane costante o meno.Tuttavia non sempre questi numeri sono veri.Alcune condizioni (attività fisica, ritenzione idrica, consumo di cibi molto salati o ricchi di amido,cambiamenti ormonali, ecc)possono far variare il valore riportato dalla bilancia.Pertanto non dovete scoraggiarvi :facendo attività fisica e seguendo una dieta sana ed equilibrata stabilita con I professionisti, sarete più tonici e apparitete più magri anche se quell'ago della bilancia sembri non rispecchiare le vostre aspettative. Il consiglio è quello di valutare fluttuazioni del peso a lungo termine o provare vestiti che non mettevate più !!! Le taglie non mentono 💪

Molti si chiedono quale sia la connessione tra salute e alimentazione. La salute si costruisce a tavola. È dunque importante una dieta varia ed equilibrata. Un equilibrio alimentare tuttavia, non si costruisce su un unico pasto o su un unico giorno,ma su una continuità settimanale.Non esistono cibi PROIBITI anche se alcuni alimenti sono considerati più salutari(frutta, verdura, pesce, ecc) e altri meno. MANGIARE BENE COSTRUISCE ,RAFFORZA E AIUTA IL NOSTRO CORPO A PREVENIRE MALATTIE CRONICHE-DEGENERATIVE.Quindi che aspetti ? AIUTATI !!!😉

Alimenti cancerogeni:parla l' OMS

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità risultano meno pericolose le carni rosse non lavorate come manzo, agnello e maiale: sono inserite nel gruppo 2A, quello delle sostanze “probabilmente cancerogene“. Gli oncologi italiani: "Niente allarmismi, carne rossa va mangiata al massimo una o due volte alla settimana". Ministro Lorenzin: "Promuovere dieta mediterranea".

Wurstel e prosciutto pericolosi come le sigarette. Ad affermarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Secondo un documento dell’International Agency for Research on Cancer (Iarc), infatti,  le carni lavorate sono cancerogene e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il tumore, allo stesso livello di fumo, alcol, arsenico e benzene. In questa categoria sono comprese tutte le carni trasformate tramite i processi che ne aumentano il sapore e allungano la conservazione come salatura, stagionatura e fermentazione affumicamento. Ad esempio carni in scatola, hot dogs e insaccati. Il presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica Carmine Pinto invita alla prudenza: “Non deve passare il messaggio che mangiare insaccati fa venire il cancro”.

Rischio alto per tumori a colon e retto
L’alto rischio è per il colon e il retto ma anche per intestino, pancreas e prostata. Il legame con alcuni tipi di tumore è dovuto alla presenza di conservanti o di prodotti di combustione in questi alimenti: aumenta del 18% per ogni porzione di 50 grammi di carne lavorata. E in Italia il cancro a colon e retto è quello più diffuso: secondo i dati del ministero della Salute nel 2013 ne sono stati diagnosticati 55mila.

Meno pericolose carni non lavorate
Risultano, invece, meno pericolose le carni rosse non lavorate come manzo, agnello e maiale: sono inserite nel gruppo 2A, quello delle sostanze “probabilmente cancerogene“, allo stesso livello del glifosato, ingrediente attivo in molti diserbanti. Lo studio è stato compiuto da 22 esperti, provenienti da 10 paesi, che hanno esaminato 800 ricerche sull’argomento. “Per una persona, il rischio di sviluppare cancro all’intestino a causa del consumo di carne processata resta piccolo, ma aumenta in proporzione alla carne consumata”, ha il dottor Kurt Straif, capo dello IARC Monographs Programme. I risultati, sottolinea il direttore dello Iarc Christopher Wild, ”supportano ulteriormente le attuali raccomandazioni di salute pubblica che invitano a limitare il consumo di carne”. Allo stesso tempo però, rileva, “la carne rossa ha un valore nutrizionale”. L’invito alle autorità e alle agenzie regolatorie è quindi quello di “bilanciare i rischi e benefici del consumo di carni rosse o trattate” e di “fornire le migliori raccomandazioni alimentari possibili”.

Oncologi: “Insaccati non fanno venire cancro, ma serve dieta equilibrata”
Le conclusioni dell’Oms, sono state commentate dal presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), Carmine Pinto: “Prudenza sulla lettura dei dati dell’Oms e sul rischio cancerogeno della carne rossa lavorata, non deve passare il messaggio che mangiare insaccatti fa venire il cancro. Ma certo serve una dieta equilibrata e non mono-alimento”. “Il messaggio che dobbiamo dare è che la carne rossa va consumata nella dovuta modalità, una o due volte a settimana al massimo. Il messaggio principale è invece un invito a tornare alla dieta mediterranea, che ha dimostrato invece di poter diminuire il rischio di tumore”. Uno studio del 2010 condotto dall’Aiom sostiene che il 9% degli italiani mangia carne rossa o insaccati tutti i giorni; mentre il 56% 3-4 volte alla settimana.

Ministro Lorenzin: “Promuovere la dieta mediterranea”
“Occorre guardare a quale è stata la nostra linea fino adesso: promuovere la dieta mediterranea, che è corretta dal punto di vista dei nutrienti e prevede una piramide”, in cui viene inclusa anche la carne rossa, che va però “prediletta fresca”. Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo a ‘Tagada’ su La7. “Queste – ha ribadito – sono raccomandazioni dell’Oms”. Ma “al momento se tutti adottassero stili di vita sani, in primis la dieta mediterranea, avremmo un crollo dell’incidenza di malattie importanti come il diabete“.

Nel 2022 più bambini obesi che sottopeso

Le due facce della malnutrizione evidenziate in uno studio su Lancet: nei Paesi a rapida trasformazione a preoccupare sono sempre di più i chili di troppo a fronte di una dieta inadeguata e poco sana.Se continuiamo con gli attuali trend alimentari, tra cinque anni il numero di bambini e adolescenti obesi sarà più alto di quelli moderatamente o gravemente sottopeso. Da un eccesso all'altro, ma non c'è da stupirsi: sono due volti della stessa medaglia, quella di un'alimentazione sbagliata e ipercalorica, spesso l'unica a portata di portafoglio.

A tracciare la geografia della malnutrizione è uno studio appena pubblicato su Lancet.

UNA CRESCITA VERTIGINOSA. Oltre un migliaio di ricercatori ha contribuito alla ricerca, la più completa mai svolta su come sia cambiata l'obesità in quattro decenni. Sono stati considerati peso e altezza di quasi 129 milioni di persone sopra i cinque anni di età, 31,5 milioni dei quali tra i 5 e i 19 anni. Negli ultimi 40 anni il numero di bambini e ragazzi obesi è più che decuplicato, passando dagli 11 milioni del 1975 ai 124 milioni del 2016 (inoltre, nel 2016 altri 213 milioni di bambini e adolescenti risultavano sovrappeso, ma sotto la soglia dell'obesità).

 L'OMBRA DELLA POVERTÀ. In base all'indagine coordinata dall'Imperial College London, la percentuale di bambini obesi è passata da meno dell'1% del totale nel 1975 al 6% delle bambine e quasi l'8% per i maschi nel 2016. Un'intera generazione di adolescenti sta crescendo malnutrita, sottolineano i ricercatori: i cibi sani e nutrienti restano troppo cari per le fasce povere della popolazione, e l'obesità è una delle conseguenze (su questo tema vedi anche 11 differenze tra cibo industriale e naturale). 

La distribuzione dei bambini e ragazzi sottopeso nel 2016. | LANCE

TROPPO MAGRI. Anche dalla parte opposta della bilancia i dati non rassicurano. Nel 2016 erano ancora moderatamente o gravemente sottopeso 75 milioni di ragazze e 117 milioni di ragazzi, specialmente nelle aree più povere del mondo. Due terzi di essi vive nel sud dell'Asia, dove le politiche di nutrizione non riescono a tenere il passo con il boom demografico

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